MOZIONE
La Conferenza Organizzativa e Programmatica delle ACLI di Cosenza, tenutasi a Paola (nella sede del locale Circolo) Sabato 20 Febbraio 2010 a.D. approva la relazione introduttiva del Presidente Provinciale, Pierino Fallico, e le integrazioni emerse nel corso del dibattito ed impegna il gruppo dirigente sulle seguenti linee di azione:1) Forti della fede in Cristo, propria di un Movimento di lavoratori che fa del Vangelo della carità e della solidarietà la motivazione dell’impegno sociale e culturale, le ACLI di Cosenza pongono al centro della loro azione per i prossimi anni i problemi della famiglia, cellula strutturale ed imprescindibile del tessuto sociale, che deve affrontare emergenze educative e generazionali ed i problemi del lavoro.
2) Le ACLI di Cosenza consapevoli che il lavoro, nella società del XXI secolo, si stia modificando producendo effetti contraddittori anche sugli strumenti di tutela individuale e collettiva, pensati in una fase storica ormai trascorsa, ritengono si debba coraggiosamente investire nel “capitale umano” per consentire un cambiamento culturale capace di far emergere una forte capacità progettuale e pensare al nostro Sud non più in termini assistenzialistico-clientelari, bensì come un’area ad altissimo potenziale di scambio culturale ed economico al centro del Mediterraneo. Le ACLI di Cosenza chiedono che l’intero Movimento assuma “la Questione Meridionale del Terzo Millennio”, come fulcro dell’agire delle ACLI nazionali.
3) Le ACLI di Cosenza, in costante confronto coi vescovi delle nostre diocesi, propongono la più ampia collaborazione coi gruppi laicali di ispirazione cristiana in vista della preparazione e del successivo svolgimento della Settimana Sociale dei Cattolici Italiani che, per la prima volta dalla fine del 1800, si terrà in Calabria. Un appuntamento “epocale” che esige un impegno notevole per far emergere i “volti della speranza” del nostro territorio sia a livello nazionale che della Chiesa universale.
4) Le ACLI di Cosenza intendono proporre particolare attenzione ed ampia tutela nei confronti degli immigrati in quanto, se integrati a pieno titolo nella nostra comunità nazionale, potranno essere considerati non solo risorse “economiche” in senso materialistico ma persone in carne ed ossa con tutti i diritti e doveri che derivano dalla nozione di persona secondo il diritto naturale, nel rispetto delle leggi dello Stato italiano.
5) Le ACLI di Cosenza ritengono che sia necessario un intervento associativo a livello regionale in occasione delle elezioni del prossimo 28-29 Marzo. In particolare di lanciare un appello:
agli Schieramenti per favorire il rinnovamento scegliendo persone competenti e di provata onestà. Non presentare candidati appartenenti o vicini a cosche mafiose ed a lobby occulte. Proporre programmi concreti che mirino ad uno sviluppo socio-economico non clientelare né assistenzialistico e con scadenze certe di realizzazione. Le questioni sociali non sono solo economiche ma scaturiscono dalla concezione dell’uomo su cui deve fondarsi una società. Esperienza e logica razionale dimostrano come la tutela della famiglia (qual è indicata dalla Costituzione) sia il punto cardine delle politiche sociali. E per questo si chiede l’adozione del “quoziente familiare”.
Ai candidati: di ricordarsi che la politica è servizio e non arbitrio di potere.
Ai cittadini: di esercitare responsabilmente il diritto di voto, non lasciarsi irretire dallo scambio voto-favore; scegliere candidati onesti, con programmi chiari.
Dalla Città del Santo taumaturgo Francesco,
Sabato 20 febbraio 2010 a.D. s. Silvano
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