venerdì 28 novembre 2008

I Giovani delle ACLI a congresso


Domenica 30 novembre 2008, ore 11.30 presso la Sala Consiliare del Comune di Calopezzati (CS), si terrà il II° Congresso Provinciale dei Giovani delle Acli.






L’apertura del Congresso sarà presieduta da Saverio Sergi Presidente Regionale delle Acli seguirà Pierino Fallico Presidente Provinciale delle Acli di Cosenza; e inoltre sarà presente a portare i suoi saluti Gennaro Bianco Sindaco del Comune di Calopezzati.

Il Congresso vedrà la partecipazione di Gianluca Budano Segretario Nazionale GA e Giuseppe Failla Segretario all’organizzazione di Ga.

Gli inviti a partecipare a tale evento sono stati estesi alle autorità locali quali: la Diocesi di Rossano-Cariati e alle associazioni del territorio.

I Giovani delle Acli cosentine, saranno chiamati ad eleggere le cariche direttive per il prossimo triennio: il segretario Provinciale, i membri della Segreteria e i delegati al Congresso Nazionale.

L’incontro è finalizzato a sottolineare l’importanza dei giovani in mondo in continua “involuzione” e sulle loro capacità di apportare migliorie per costruire un mondo basato sull’onestà e sulla trasparenza.


Vedere i giovani: “come sentinelle del mattino, in un mondo che cambia”


Da sempre questi incontri diventano per noi Giovani delle Acli, un momento di riflessione, di confronto, verifica e slancio delle attività, dei temi e contenuti affrontati durante l’anno.


E’ doveroso ricordare che quest’anno noi di GA siamo impegnati a celebrare il XXIII Congresso Nazionale Giovani Acli Ri-partire dal dialogo, giovani sentinelle ed artigiani per il bene comune e il cambiamento”, che si svolgerà a Bologna dal 11 al 14 dicembre 2008.

Con l’idea di ripartire a tessere reti e relazioni nella società odierna, per costruire cammini comuni e in qualche modo riprendere a camminare insieme in una società in cui dominano gli individualismi, mettiamo a tema uno strumento e un metodo che viene da lontano ma è sempre attuale: il dialogo.

Dialogare per costruire e realizzare il bene comune, senza rinunciare alle identità di ognuno, per non rischiare il relativismo in un tempo in cui esso già domina la scena sociale.

Dialogare con lo spirito delle sentinelle e degli artigiani, per dare l’allarme dei problemi che pervadono la società ma anche per offrirne le soluzioni, senza aver paura di sporcarsi le mani nella bottega che forma gli apprendisti, futuri protagonisti del loro mestiere.

Dialogare per un BENE COMUNE particolare che è rappresentato dal CAMBIAMENTO, inteso come quel nuovo che crea naturalmente innovazione, perché permette l’innesto di risorse, prima che giovani, nuove.

Avanti tutta e a tutto campo, con le energie dei Giovani delle Acli e la saggezza dei sessant’anni e più di storia aclista.


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