Ottobre mese di congressi per gli italiani in America Latina
In meno di 10 giorni, dal 3 all'11 ottobre, si riuniranno, infatti, le assemblee congressuali delle Acli in Argentina, Brasile e Uruguay, per eleggere i nuovi rappresentanti e rilanciare l'impegno associativo.
Vocazione all'internazionalità. "La stagione congressuale è occasione per tutte le Acli, ovunque nel mondo, per interrogarsi sull'efficacia della propria azione di cristiani impegnati e rilanciare la propria iniziativa e la propria vocazione all'internazionalità". È quanto afferma Michele Consiglio, vicepresidente nazionale delle Acli e responsabile della "Rete mondiale aclista", in partenza dall'Italia con una delegazione che vedrà nei prossimi giorni in America Latina anche il presidente nazionale, Andrea Olivero, nonché presidente della Federazione Acli internazionali (Fai). "Le tre realtà in cui andremo sono abbastanza diverse, anche per il tipo di radicamento che le Acli hanno in quelle nazioni", evidenzia Consiglio. "In Uruguay - prosegue
- siamo presenti da una ventina di anni con il servizio del Patronato, quindi con un occhio particolare al tema previdenziale e della tutela dei diritti di emigrati all'estero". L'anno scorso in Uruguay è stato lanciato il progetto "Alfes", finanziato dal ministero del Lavoro e della Previdenza sociale. "Il progetto - spiega Consiglio - è stato realizzato da un partenariato composto dall'Enaip (Ente nazionale Acli istruzione professionale), dalla Lumsa (Libera Università Maria SS.
Assunta), dalle Acli Uruguay, con il supporto esterno della Università statale della Repubblica-Montevideo". Destinatari sono stati "un gruppo di dieci laureati italiani residenti in Uruguay con l'obiettivo di valorizzare le risorse professionali della comunità italiana in Uruguay nei processi di sviluppo sociale del Paese, nell'ambito sia della politica e della programmazione istituzionale, sia dell'azione sociale e dello sviluppo dell'economia sociale e civile". I ragazzi sono stati anche per un periodo in Italia. I risultati del progetto saranno presentati il 2 ottobre a Montevideo.
Progetti di cooperazione internazionale. "In Brasile - ricorda Consiglio - la nostra presenza è particolarmente concentrata nello Stato di San Paolo, con alcuni circoli delle Acli e i servizi del Patronato. In Brasile opera anche la Ong delle Acli, Ipsia (Istituto pace e sviluppo), con alcuni progetti di cooperazione internazionale a Recife e Salvador, finanziati dai ministeri degli Esteri e del Lavoro.
Progetti che riguardano prevalentemente l'agricoltura". L'Argentina, poi, "è il Paese dell'America Latina in cui le Acli sono maggiormente rappresentate, con oltre 10 circoli nelle città più grandi, con il servizio del Patronato e dell'Enaip". Anche in Argentina, dove le Acli sono operanti da una cinquantina d'anni, è presente l'Ipsia con due
progetti: uno, che ha riguardato donne e bambini, sta terminando a Florencio Varela e uno è al via al Nord dell'Argentina, in una zona molto povera, Santiago dell'Estero. Si tratta di "un progetto che interessa gli apicoltori, sia sul versante della produzione sia su quello della commercializzazione", precisa Consiglio. Globalizzare la solidarietà. Quali le prospettive per il futuro? "Oggi - risponde Consiglio - dobbiamo fare i conti non solo con l'emigrazione da un Paese, ma con il fenomeno delle migrazioni, delle mobilità nel mondo.
Questo comporta che si producano aspettative e bisogni diversi.
Ottant'anni fa partivano i nostri nonni con la valigia di cartone, senza conoscere l'italiano o avere una professione". Adesso si spostano anche persone che hanno studiato e hanno specializzazioni:
"Il quadro nuovo che si prospetta è valorizzare in questi Paesi la presenza di un'associazione, quale le Acli, come soggetto di promozione dello sviluppo locale del Paese dove gli italiani si sono integrati, hanno acquisito la cittadinanza, contribuiscono a promuovere lo sviluppo sociale e economico di quel Paese". Tutto ciò "non vuol dire tagliare il legame con le radici perché la presenza all'estero degli italiani è fortemente caratterizzata da riferimenti ai territori di partenza, anzi questo può diventare un punto di riferimento forte perché può aiutare l'Italia a essere maggiormente presente all'estero". Per Consiglio, "occorre lanciare un progetto che sottolinei che gli italiani sono capaci di organizzarsi, associarsi e promuovere lo sviluppo del Paese dove si trasferiscono. Proprio per sviluppare un associazionismo di promozione sociale, tessendo reti per globalizzare la solidarietà, negli incontri che faremo a Montevideo, San Paolo e Buenos Aires abbiamo invitato soggetti locali istituzionali, le reti associative locali e la Chiesa locale, oltre che le missioni cattoliche italiane". Il primo appuntamento è a Montevideo, per il Congresso delle Acli uruguaiane, venerdì 3 ottobre.
Il secondo appuntamento congressuale è a San Paolo, in Brasile, lunedì
6 ottobre. Infine il congresso delle Acli argentine, a Buenos Aires, sabato 11 ottobre.
SIR Italia Servizio Informazione Religiosa n°66
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