mercoledì 27 agosto 2008

ASSEGNO SOCIALE: DIECI ANNI IN ITALIA

Per avere il contributo, oltre agli altri requisiti, bisogna dimostrare la lunga residenza nel Paese.

Dal 1° gennaio 2009, per vedersi corrispondere l’assegno sociale servirà un requisito in più. Sarà necessario, oltre alle condizioni di età e di reddito previsti, il soggiorno continuativo e legale per almeno 10 anni sul territorio italiano. Lo ha stabilito una norma inserita nella "Manovra d’estate" varata dal Governo (decreto legge 112/2008) e convertita in legge dal Parlamento prima della pausa estiva.

L’assegno sociale ha sostituito, a partire dal 1996, la vecchia pensione sociale. Si tratta di una prestazione assistenziale non reversibile, erogata a prescindere dal versamento di contributi, e riconosciuta ai soggetti che al compimento dei 65 anni si trovino in uno stato di bisogno economico. I requisiti necessari per aver diritto all’assegno sono:

  • compimento del 65° anno di età, sia per gli uomini che per le donne;

  • cittadinanza italiana (sono equiparati ai cittadini italiani: i rifugiati politici, i cittadini degli Stati membri dell’Unione europea e i cittadini extracomunitari in possesso della carta di soggiorno);

  • residenza effettiva in Italia;

  • particolari condizioni reddituali personali e del coniuge, conseguite nell’anno in corso (vedi tabella).

Tabella.

L’importo dell’assegno sociale spettante in misura intera è, per il 2008, di 395,59 euro mensili, erogato per tredici mensilità ed esente da imposta. In presenza di redditi, l’assegno viene concesso in misura ridotta, pari alla differenza fra il limite annuo e il reddito dichiarato.

Sono considerati i redditi di qualsiasi natura al netto dell’imposizione fiscale e contributiva, compresi quelli esenti da imposta (pensioni di invalidità civile, di guerra, rendite Inail) e i redditi con ritenuta alla fonte a titolo di imposta, o a imposta sostitutiva (interessi bancari e postali, interessi sui Bot e Cct). Sono rilevanti anche gli assegni alimentari corrisposti a norma del Codice civile. Vanno esclusi, invece, i trattamenti di fine rapporto, la casa di abitazione, i trattamenti di famiglia, un terzo dell’importo della pensione liquidata con il solo sistema contributivo, l’indennizzo previsto per danni provocati da trasfusioni o vaccinazioni (legge 210/1992), le indennità di accompagnamento di ogni tipo, l’importo dell’assegno sociale del richiedente, eccetera.

All’assegno sociale spettano, a determinate condizioni, anche la maggiorazione sociale e l’incremento al milione.

A partire dal prossimo anno, come riferito, per aver diritto all’assegno si aggiunge un nuovo requisito. Bisognerà dimostrare di aver soggiornato, legalmente e in via continuativa, per almeno 10 anni nel territorio nazionale.

La stretta stabilita dal recente provvedimento riguarda tutti, ma intende chiaramente limitare l’accesso all’assegno sociale per i cittadini stranieri, residenti da poco tempo in Italia. (b.t.)

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