giovedì 17 luglio 2008

Emergenza sanità, troppi continui ritardi


Dal Circolo Acli di Paola (CS)

Organizzato dal Dipartimento Salute del Circolo Acli di Paola, nei giorni scorsi si è tenuta, nei locali dell’Associazione, una importante iniziativa sulle ormai famose “liste d’attesa” alla luce anche di quanto emerso del settimo rapporto CENSIS sulla Salute. Nonostante il clima torrido, numerosi sono stati i partecipanti, in particolare pensionati, che hanno denunciato la gravità della situazione, ormai insostenibile, mortificante, deprimente. Dagli interventi è emerso che le liste d’attesa, le file interminabili per aspettare i turni fissati da mesi, sono il vero Calvario degli anziani, indicati da sette su dieci come il principale problema della sanità. Un vero incubo per un pensionato su cinque, che per un esame diagnostico, deve attendere mesi o ricorrere a qualche amico. Due su cinque rinunciano e si rivolgono a laboratori privati, pagando di tasca propria. La lunghezza delle liste d’attesa è, dunque, l’aspetto più negativo, deprimente del Servizio Sanitario, secondo il 68 per cento degli anziani, seguito a breve distanza, per il 55 per cento, dalla lunghezza delle code che durano ore, nelle diverse strutture, quindi dall’approccio poco umano degli operatori (per il 45 per cento) e della inadeguata professionalità (31 per cento). Liste d’attesa eterne, lunghe, snervanti code, che spingono l’anziano a passare in rassegna amicizie e parentele, per trovare chi lo possa aiutare a scavalcare le graduatorie. Quasi il 40 per cento ricorre a raccomandazioni. Da tutto questo amaramente è risultato che le liste d’attesa sono il meccanismo occulto più efficace di razionamento della sanità quello cioè che genera un accesso iniquo non necessariamente legato al bisogno, ma alle capacità individuali di accelerare le proprie richieste. Ricorrere alla laboratori privati o peggio alle bustarelle è comunque un sacrificio visto che un anziano su tre ha dichiarato di avere un reddito insufficiente a coprire le sue spese mensili. Al termine, il Presidente delle Acli paolane, Santo Ravenda ci ha detto: “sono soddisfatto per la riuscita dell’iniziativa, realizzata e portata avanti con determinazione, pur con il caldo di questi giorni, per affrontare e risolvere i problemi della salute di tanti cittadini bisognosi di condizioni di vita più umane e civili. Lo chiedono i tempi, ma soprattutto lo richiedono i pensionati della nostra Città, che oggi, nelle loro dichiarazioni, nelle loro denuncie, hanno dimostrato tanto disagio e tanta rabbia per la loro condizione disumana. Con la salute non si dovrebbe scherzare, invece si va dietro ad interessi di bottega, di gruppi, personali o di partito poco curanti degli interessi vitali dei cittadini”.
Circolo ACLI "PAOLA"
Viale dei Giardini n. 4,
87027 PAOLA (CS)
Tel. 0982582659

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