Ci permettiamo di esprimerLe la nostra totale condivisione per i Suoi interventi sulla tragica, mortale, situazione creatasi all’Ospedale di Rossano nei giorni scorsi.
Interventi dettati dal richiamo al rispetto per la dignità e dunque per la vita di ogni persona, dal concepimento alla dipartita naturale.
Non abbiamo diffuso, volutamente, nessun commento pubblico su quanto accaduto, in quanto ritenevamo superfluo ribadire la condanna dell’aborto senza poter proporre – tramite consultori, Cav, progetto “Gemma” ed altre iniziative - valide e praticabili alternative da prospettare concretamente alle madri “a rischio” per prevenire il ripetersi di simili eventi delittuosi (in assenza, per ora, della possiblità di modificare una legge nefanda).
Tuttavia, avendo constatato che le Sue addolorate considerazioni, ispirate all’umana pietas, oltre che alla fede in Nostro Signore Gesù, hanno suscitato astiose proteste da parte di chi, evidentemente, si preoccupa solo di ribadire “rigidità ideologiche” e non del principio fondativo della dignità umana, abbiamo deciso di esternarLe la nostra riconoscenza per ciò che ha detto e per la Sua costante opera magisteriale.
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