lunedì 22 settembre 2008
Nasce a Catanzaro il “Care Family Point”
Il Centro gestirà una rete di relazioni per il sostegno alle famiglie in condizioni di disagio economico
Il Centro per la famiglia di Catanzaro istituito dalla Fondazione Calabria Etica si arricchisce di un nuovo servizio, il "Care Family Point - Reti di relazione per il sostegno alle famiglie in condizioni di disagio socio-economico", grazie alla convenzione stipulata tra la stessa Fondazione e Acli provinciale.
La Convenzione, sottoscritta da Luigi Bulotta, presidente di Calabria Etica, e da Luciano Raso, presidente dell’ Acli di Catanzaro, è finalizzata - secondo quanto rende noto l’Ufficio stampa della Giunta regionale - all'attuazione, nell'ambito delle attività del Centro per la famiglia, del progetto e rientra nell’ambito delle iniziative avviate dalla Fondazione a sostegno delle varie problematiche familiari in aderenza alle politiche regionali portate avanti dal presidente della Regione Agazio Loiero.
"Il progetto - ha evidenziato Luigi Bulotta, presidente di Calabria Etica – nasce su indicazione del presidente Loiero con l'intento di creare una rete di protezione sociale a favore delle famiglie partendo dalla soddisfazione di tre tipologie di bisogni: bisogni materiali primari legati alla vita quotidiana ed alla cura dei figli o degli anziani; bisogni di auto-realizzazione del singolo rispetto alla propria famiglia; bisogni di appartenenza e di aggregazione sociale del singolo e della coppia. Il progetto, continua Bulotta, è frutto di una condivisione di intenti con le ACLI che da tempo hanno riservato alle tematiche familiari un posto centrale nelle loro attività e con il presidente Luciano Raso con il quale si è subito creata una positiva sinergia dalla quale è scaturita l'idea progettuale."
Il Care family point è concepito come strumento per stimolare, valorizzare ed organizzare ciò che esiste già in origine nella comunità come forma spontanea di self help tra le persone che la compongono, creando dei luoghi di incontro, i social point, dove le famiglie avranno modo non solo di conoscersi e familiarizzare, ma di essere aiutati a costruire una risposta ai fabbisogni specifici.
Il progetto prevede come risultati attesi: la partecipazione delle famiglie alle iniziative del Centro per la famiglia; la promozione dell'empowerment della famiglia e dei suoi componenti, specie quelle in difficoltà; favorire l'incontro e la solidarietà; accrescere l'offerta associativa con iniziative ricreative, culturali, di sostegno materiale e psicologico; avviare percorsi di sostegno alla genitorialità. E, infine, prevede il coinvolgimento della comunità locale, degli enti locali, di soggetti privati, cooperative sociali dell'associazionismo, ma anche l'elaborazione di buone prassi, assicurando la più ampia valorizzazione del lavoro di rete. (b.t.)
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